venerdì 29 aprile 2011

ANARCHICINI: L'ANARCHIA IN CINA : WU ZHIHUI ( 1865- 1953) , CHANG CHING CHANG ( 1877-1950), LI-SHIH-TSENG (1881-1973), LIU SCHIPEI (1884- 1919), HE ZHEN ( 1884- ca. 1920) , SHIFU ( 1885-1914), BA JIN ( o anche PA KIN) (1904-2005)

                                                          
      WU CHIH HUI,  CHANG CHING CHANG, LI-SHIH-TSENG

WU CHI HUI ( o WU ZHIHUI o anche  WU JINGHENG)  ( 1865-1953)  nato in una famiglia  non agiata , riuscì egualmente a studiare e insegnò per un certo periodo di tempo a Pechino e a Schangai. Fortemente critico  nei confronti della politica del  governo , dovette lasciare la Cina e  nel 1906, dopo avere molto viaggiato, si trasferì  definitivamente a Parigi, dove divenne un membro autorevole,  insieme  a  Li Schih Tseng e  a Chang Ching Chang   del  “ Gruppo di Parigi “ e   di  altre associazioni libertarie.  Collaborò assiduamente con articoli e opuscoli al giornale del gruppo,  ,l Husin Shih-chi  (  Tempi nuovi ) fondato nel 1907  e di cui vi era anche la versione in  “esperanto”. Tornato in Cina nel 1912 si alleò sempre più con il passare del tempo al Kuomitang , per cui svolse, sotto la dirigenza  di  Chiang Kai schek , anche  alcuni incarichi   amministrativi e  divenne, tra l’altro, l’insegnante/educatore di  Chang Ching-kuo, figlio di  di Ch iang Kai schek .   Wu Chi Hui morì a Tapei  a  88 anni .   
CHANG CHING CHIANG ( noto anche come ZHANG RENJIE) ( 1877- 1950)  ,  autorevole esponente del cosidetto “ Gruppo di  Parigi”  era figlio di un ricco commerciante  di Schangai  ed  ereditò , alla morte del padre , un grande patrimonio, che gli permise di viaggiare e di studiare.  Trasferitosi a Parigi nel 1902,   affascinato dalla cultura occidentale  e in particolare  dal pensiero anarchico di Kropotkin e di Reclus,    divento ben presto anarchico.  Fondò  la T’ung-yun  (Tonyng  (Company  ) , società  commerciale di opere d’arte e come attività  collaterali aprì  un ristorante, una  casa da tè e avviò  anche  una tipografia e una rivista illustrata. Tutte queste attività  si prefiggevano,  soprattutto lo scopo, di fornire  lavoro a giovani studenti cinesi  che giungevano in Francia  e che  per la maggior parte, poi, diventavano anche essi anarchici o quanto meno simpatizzanti  di quelle idee.   Nel 1907 Chang Chin Chang  fondò  la rivista     Hsin Shih-chi  (  Tempi nuovi ), insieme a   Li Schih Tsen e a  Wu Chi –hui,  che,svolse un importante ruolo  culturale e di   propaganda  anarchica sia in Francia che in Cina, dove veniva letta anche dai  nazionalisti cinesi che lottavano contro il governo manciù. Tornato nel 1912  in Cina,  Chian Ching Chiang continuò a promuovere e  a finanziarie società ed associazioni  in Francia  per permettere a giovani studenti di  studiare  la cultura occidentale.  Anch’ egli, con il passare del tempo, a causa soprattutto della sua antica amicizia con Sun- Yat sen  si avvicinò sempre più  al Kuo-mi-tang, e divenne, sotto Chang Kai-Chek , governatore di  Zhejiang dal 1928 al 1930. Quando scoppiò la guerra  cino-giapponese emigrò  a New York, dove  morì nel 1950. 
LI SHI-TSENG  ( 1881-1973)   figlio di un alto funzionario dell’ impero  manciù   si trasferì a Parigi come  addetto all’ambasciata, ma poi lasciato questo incarico si iscrisse alla  Sorbona per studiare chimica e biologia. Nel 1907   organizzò  l’ “Associazione di Studi Biologici dell’ Estremo Oriente “ e  creò anche  una fabbrica di prodotti alimentari a base di soia , dove lavorarono diversi giovani studenti cinesi  in un clima di cooperazione e mutuo appoggio.  Esponente di rilievo del “ Gruppo di Parigi” e principale animatore ,  con Chang Ching Chiang e  Wu Chi –hui della  “ Società di studio frugale e Lavoro diligente” , che intendeva  facilitare la permanenza in Francia degli studenti cinesi , incrementando quel  movimento di studio e lavoro, iniziato nel 1912. Questo movimento   cominciò a declinare , dopo la prima guerra mondiale , con la mutata politica  economica francese  nei confronti dei cinesi, meno richiesti sul mercato del lavoro. Lotte e  manifestazioni organizzate dagli studenti lavoratori cinesi per ottenere migliori condizioni di vita furono duramente represse, e numerosi furono i giovani cinesi espulsi dalla Francia. .  Intanto, sempre più  interessato  alla pedagogia  Li Shi. Tseng  contribuì alla creazione  di università e biblioteche , in Svizzera, in Uruguay , in Cina  sino  alla sua morte nel 1973 a Taiwan.
Le idee diffuse  dal Gruppo di Parigi  furono, come si è gia detto,  espresse dalla rivista   Hsin Shih-chi”  ( " Tempi nuovi ",  il cui titolo si ispirava alla famosa omonima rivista anarchica francese diretta da Jean Grave).  In questa rivista si  trattavano, oltre alla diffusione del pensiero anarchico  oc cidentale e alla  critica della religione, della famiglia , del  matrimonio, ecc , anche di  temi scientifici, a cui veniva data  una primaria importanza.  .    Largo spazio  era dedicato al chiarimento degli obiettivi del gruppo sollecitando  da parte dei lettori  la formulazione di domande  e l’esposizione di problemi  , a cui puntualmente i redattori rispondevano.  (cfr. brano) 
Brano da commentare: “ L’individuo è l’ unità fondamentale della società. Assieme agli altri, egli costituisce un popolo e con altri popoli costituisce un paese.  La società  a sua volta è formata dal processo di unificazione di  tutti i paesi. La società vera e propria  è quella che permette liberi  scambi tra gli individui, il mutuo soccorso, la felicità comune per tutti, il godimento di ogni cosa e la liberazione dal controllo imposto dalla forza  di pochi . Ecco ciò  che l’anarchismo intende realizzare. Tuttavia, i governi di oggi sono organizzati da pochi, che a loro volta  emanano leggi che sono vantaggiose per quei  pochi ….. Di conseguenza, lo Stato è il distruttore della società giusta. Insomma quiel che vogliamo è la distruzione del distruttore della società giusta “ (  estratto da  " Una lettera al  Hsin Schi-chi “ di un certo individuo , con risposte  di  Li Schih –tseng " , n. 8, agosto 1907 )
Bibliografia:  in  Robert A. Scalopino – George T. Yu , L’anarchismo in Cina. L’altra faccia della rivoluzione cinese cancellata dal regime di Mao , Galzerano editore,  1982 pp. 77-78.  Cfr. anche  Jean Jacques Gandini, Anarchici in Cina, in A rivista anarchica, n. 197, febbraio 1993 
                                                                             
  Quasi contemporaneamente al “ Gruppo di Parigi” era sorto ad opera di intellettuali e studenti cinesi ,  andati a studiare in Giappone , il cosiddetto “ Gruppo di Tokio” , in cui si distinsero, tra il 1906 e il 1907,   LIU-SCHIPEI  e sua moglie  HE  ZHEN.
LIU SCHIPEI (1884-1919)   , appartenente a una illustre famiglia cinese di  intellettuali  specializzati  nello studio  della letteratura  e della filosofia classica cinese. Anche il giovane Schipei si distinse negli studi filologici  e letterari, ma sempre più critico nei confronti del governo manciù, lasciò la Cina , per  stabilirsi   con la sua giovane moglie  a Tokio. Sotto l’influenza del noto anarchico giapponese  DENYIRO  KOTOKU,  Liu Schipei divenne  anarchico  e contribuì alla nascita  e allo sviluppo  del cosiddetto gruppo di Tokio, che pur  condividendo  numerosi interessi   con il " Gruppo di Parigi" , mostrò, tuttavia,  minore interesse nei confronti dei grandi progressi scientifici  occidentali  e privilegiò, al contrariola filosofia e la cultura umanistica occidentale  interpretandola alla luce dell’antico pensiero cinese.  (cfr. brano) 
Brano da commentare:  ... Alas! From past to present, humankind has never experienced the joy of equality. The reason people are unequal is because they are not independent. It is because of dependence that the enslavement of people is possible. Because of dependence, they lose their right to freedom. As they lose freedom, they also lose the right to equality. Humankind has been imprisoned for a long time, which is contrary to the principle of equality. People who enslave others must depend on the willingness of the ruled. If they are reluctant to be ruled, you will lose what you depend on. Then you lose your subsistence. People enslaved by others must depend on their willingness to rule. If they don’t need your service any more, you will definitely lose your job. Then you cannot afford your subsistence. Therefore, dependent people are the most dangerous ones among human beings. ..." ( Liu Schipei, On Equal  Human Ability
Bibliografia : in robertgraham.wordpress.com › liu-shipei-on-eq... . Una approssimativa  e provvisoria traduzione  in italiano potrebbe essere, (mi sono aiutato con internet), la seguente: "Ahimè! Dal passato al presente, l'umanità non ha mai provato la gioia dell'uguaglianza. Il motivo per cui le persone sono disuguali è perché non sono indipendenti. È a causa della dipendenza che è possibile ridurre in servitù  le persone. A causa della dipendenza,  esse perdono il loro diritto alla libertà. Man mano che perdono la libertà, perdono anche il diritto all'uguaglianza. L'umanità è stata per lungo tempo imprigionata,  ciò contraddice  il principio di uguaglianza. Le persone che asserviscano  gli altri devono dipendere dalla volontà dei loro servitori. Se sono riluttanti a essere sottomessi, perderai ciò da cui dipendi. Quindi perdi la tua sussistenza. Le persone asservite dagli altri devono dipendere dalla volontà dei loro padroni. Se non hanno più bisogno del tuo servizio, perderai sicuramente il lavoro. Quindi non puoi permetterti la tua sussistenza. Pertanto, le persone dipendenti sono le più esposte al rischio ( o pericolose)  tra gli esseri umani. "

 Nel  1909  Liu Schipei, tornò in Cina, e ponendosi per motivi, ancora non del tutto chiari, al servizio della polizia, tradì i suoi compagni. Secondo gli storici Scalapino e You  è probabile che  il tradimento  di Liu Schipei  fu dovuto  a  un ricatto  della polizia per  passare sotto silenzio il  coinvolgimento  di  He Zhen  in un attentato ( cfr.   L’anarchismo in Cina, op. cit. p. 123). Dopo la rivoluzione del 1911   si concentrò soprattutto sugli studi   filologici e  e filosofico-letterari e insegnò all’ Università di Pechino sino alla sua morte  per tubercolosi  nel  1919.
HE ZHEN ( o anche  Ho  CHEN)  (1884- ca. 1920)  Nata , anche essa, in una  illustre famiglia, sposò Liu Schipei nel 1903.e lo seguì nel 1904 in Giappone. Partecipò  alle attività  del gruppo di Tokio e fu  la direttrice  e   assidua collaboratrice del giornale del gruppo,   T’ ieni Pao   ( Giustizia naturale)  .  Molti dei suoi articoli furono attribuiti a Liu . Fondò  un’ associazione per i diritti  delle donne  ( Nüzi  Fuquan Hui  )  ed è considerata come la donna che introdusse l’anarco-femminismo in Cina.   Molto importante fu il suo articolo intitolato,  Liberazione delle donne   pubblicato su Giustizia naturale nel 1907, dove , tra l’altro,  veniva criticata la richiesta del diritto al voto avanzata dal femminismo borghese. (cfr. brano)
Brano da commentare: “ … La maggioranza delle donne sono già oppresse dal governo e dagli uomini. Il sistema elettorale  aumenterebbe soltanto la  loro oppressione  introducendo un terzo elemento  dominante:  un’  élite femminile.   In tal modo l’ oppressione  della  maggioranza delle donne   permarrebbe , se ne approfittebbea una minoranza di donne. Quando poche donne al potere dominano la maggioranza delle donne senza potere, ciò produce delle disuguaglianze di classe  tra le donne. Se  la maggioranza delle donne non vuole essere  controllata dagli uomini,  perché volere essere controllate da delle donne. ? Pertanto invece di competere con gli uomini per il potere,  le donne devono lottare per rovesciare il dominio degli uomini. Una volta  che gli si toglie i loro privilegi , saranno uguali alle donne. Non ci saranno più né donne sottomesse né uomini sottomessi. Questa è la liberazione delle donne.  Questa è una riforma radicale. Perché dobbiamo accontentarci del sistema parlamentare esistente e del movimento per il suffragio come  ultimo fine ? Solo così  le donne impegnate potranno trasformare il loro movimento da quello che cerca di entrare nel governo  a quello che cerca di distruggere il governo! (estratto da  He Zhen,    Liberazione delle donne in  Giustizia naturale vol. 7-10 , settembre –ottobre 1907)
Bibliografia: in  http://rebeldealegre.blogspot.it/2014/12/he-zhen-liberacion-de-las....... cfr. anche Marianne  Enckell,  Y en pas une sur cent in De femminisme, en veux-tu, en voilà in  Réfractions n. 24, 2010 p. 34 (traduzione italiana mia da , come al solito, verificare)
Della vita di He Zhen, dopo la morte di Liupei non si sa nulla di preciso .  Secondo alcuni si convertì al buddismo e si fece monaca.
  
SHIFU
La diffusione delle nuove idee trovò poi nuovo impulso con la nascita nel 1915 del” Movimento per una nuova cultura”, filo occidentale e  anti tradizionalista, che sfociò poi  nel 1919  nel” Movimento  studentesco del 4  maggio”, in cui svolse un ruolo determinante il rivoluzionario anarchico, noto col nome di SHIFU, morto , di turbercolosi ,in quello stesso anno. . Il suo vero  nome era  LIU SHAOBIN. Un suo biografo,  Edward  Krebs lo ha definito “l’anima dell’anarchismo cinese " e  la sua grande influenza sul movimento rivoluzionario cinese fu riconosciuta  nel 1919 anche da Mao Tse Tung.  Militò dapprima tra i nazionalisti repubblicani e infine approdò verso l’anarchismo  ponendosi come obiettivi il comunismo, il sindacalismo, l’antimilitarismo,  la critica della religione e della famiglia,  il vegetarianismo, la diffusione dell’esperanto, la rivoluzione mondiale.  
Brani da commentare: 1) “ I nostri principi sono Il comunismo, l’antimilitarismo, il sindacalismo, l’antireligione, l’antifamiglia, il vegetarismo, una lingua universale e l’armonia universale. Allo stesso tempo siosteniamo tutte le nuove scoperte scientifiche che fanno progredire il benessere dell’uomo” ( Schifu, Dichiarazione di Principi del Huing Ming-Lu (“Organizzazione dei galli che cantano nelle tenebre”) 1913 . 2) “ … contributo anarchico al crescente movimento rivoluzionario:  In prima fila per l’istruzione universale, la trasformazione della famiglia e l’emancipazione delle donne – fondatori dei primi sindacati moderni in Cina ; alla testa della diffusione del movimento rivoluzionario nelle aree rurali ; i primi a sperimentare nuove forme  d’istruzione e nuovi modi per organizzare la produzione “ ( da  Andrew Flood, Storia anarchica della rivoluzione cinese)
Bibliografia: in  Victor Garcia, Introduzione,  in Robert A. Scalapino- George T. Yu, L’anarchismo in Cina   Galzerano p. 34
                                   ANONIMI COMPAGNI  E COMPAGNE CINESI
  Dopo la morte per tubercolosi di Shifu , gli anarchici, sino al 1921, e anche alcuni  anni dopo la fondazione del Partito Comunista cinese,  rappresentarono la componente maggioritaria del movimento rivoluzionario cinese  e non si limitarono soltanto a fare propaganda  tra gli studenti e gli intellettuali , ma andarono anche , in gran numero,  nelle  manifatture del tabacco,  nelle fabbriche tessili , nei cantieri navali e nelle campagne cinesi ottenendo  rilevanti successi  soprattutto nel Fujan.  Un discepolo di  Shifu , LIANG BINGXIAN, ispirandosi alle idee del suo maestro,  fondò il  giornale anarco-sindacalista “Il Lavoro” che esercitò una grandissima influenza sul proletariato urbano e rurale. A determinare  il declino del movimento, oltre alla repressione attuata sul movimento rivoluzionario cinese nel 1927 ,da parte del Kuomitang di Shang Kai Shek fu l’atteggiamento sempre più egemonizzante, centralista ed autoritario del Partito comunista cinese, guidato da Mao Tse Tung
Brano da commentare : “ .. “Dovrebbero essere i lavoratori stessi ad organizzarsi  dalla base verso l’alto, dal livello locale a quello più ampio. Non ci dovrebbero essere capi, solo quelli che si prendono cura degli affari correnti; dovrebbe essere in vigore il principio di eguaglianza. L’organizzazione dei lavoratori dovrebbe avere come scopo ultimo la rivoluzione sociale e non la conquista del potere politico” ( da  LIANG BINGXIAN in Il Lavoro 1918)
Liang Bingxian in  Andrew Flood su Internet : anarchism.pageabode.com/andrewnflood/storia-anarchica-della-rivoluzione-cin……  p. 2. Purtroppo non sono riuscito a consultare Jean Jacques  Gandini, Aux sources de la révolution chinoise: les anarchistes,  Atelier de Création Libertaire, 1986
                                                                                 

BA JIN ( o anche PA KIN) (1904-2005), noto scrittore cinese di romanzi . Il suo vero nome era LI PEI KAN. Lo pseudonimo nasceva dalla prima lettera “Ba”  (in omaggio a Bakunin oppure al  suo amico Ba Pensu) e dalla seconda lettera “Jin” (da Kropotkin, di cui tradusse numerose opere in cinese). Aderì giovanissimo all’anarchismo ed entrò a far parte del gruppo rivoluzionario “ La società degli eguali”. All’inizio degli anni ‘20 studiò l’inglese, il francese, il russo e l’esperanto e iniziò a scrivere  opuscoli  e articoli rivoluzionari. Tra il 1927 e il 1928 si recò in Europa dove venne in contatto con numerosi anarchici, tra cui Alexander Berkman, grazie alla mediazione di Emma Goldman, con cui era in corrispondenza già dal 1924. Partecipò attivamente alla campagna per la liberazione di Sacco e Vanzetti e nel 1929 tornò in Cina, dove, dopo  i tragici avvenimenti del 1927, la situazione politica era assai dura. Perseguitato dai nazionalisti di Chiang Kai Shek, capo del Kuomitang, nel 1934, fuggì in Giappone. Tornò nel 1935 in Cina , dove ci si stava preparando a resistere contro l’invasione giapponese. Dapprima rifiutò  di collaborare con il Partito Comunista Cinese nella lotta contro il Giappone in quanto condannava risolutamente la politica stalinista condotta in Spagna contro la CNT e la FAI, ma, poi, di fronte al dilagare dell’occupazione giapponese, partecipò attivamente alla resistenza . Dopo la sconfitta del Giappone, egli si trovò,  durante gli anni della guerra civile (1945-1949) tra il Kuo-mi-tang da un lato e il partito comunista cinese dall'altro, , sempre più isolato politicamente  e riuscì ad esprimersi solo attraverso i suoi romanzi. Dopo la vittoria del Partito Comunista ebbe inizio la sua vita sotto una dittatura che diventava sempre più  repressiva. Il culmine della repressione lo subì durante la Rivoluzione Culturale. Riabilitato nel 1977 poté tornare alla sua attività di scrittore pur subendo però sino alla sua morte meccanismi assai  rigidi di censura e di controllo da parte del potere.  
Brani da commentare: 1) “ Anche se non mi hanno mai picchiato, ho subìto vere torture morali. Mi hanno obbligato a confessare quelli che chiamavano i miei crimini e a rinnegare me stesso […] Hanno congelato tutti i miei fondi permettendomi appena di ritirare mese per mese una somma infima con cui riuscivo solo a sopravvivere. Per due anni e mezzo fui mandato in campagna a coltivare ortaggi. Per fortuna  a quei tempi la mia salute era migliore di quella di oggi. Ma fu la mia compagna a rimanere vittima di queste persecuzioni e morì per non  avere potuto avere le cure mediche necessarie e tutto ciò per mia colpa, perché avevo sulla schiena l’etichetta di controrivoluzionario” ( Intervista di Pa Chin a Pierre Jean Remy in Le Monde , Parigi, 18/5/ 1979); 2)“ Costruire il museo non è compito di una persona. E’ una responsabilità collettiva per illuminare le generazioni future e tenere viva la memoria delle nostre colpe. Solo ricordando il passato possiamo essere i padroni del nostro futuro” (brano autografo di Ba Jin, posto accanto a una campana di bronzo, in occasione dell’inaugurazione, dopo trent’anni dalla morte di Mao, del Museo di Shantou su alcuni orrori (ma non tutti) della dittatura maoista.) 
Bibliografia: 1) Introduzione di Victor Garcia in L’anarchismo in Cina, op. cit. p. 47 n. 37;  2) Internet , glieah.splinder.com/archive/2006-05.  
 
 
 

 

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